Sabato 16 Febbraio 2019
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L'Unità di Medicina non convenzionale a rischio chiusura
Agopuntura al San Paolo, Schiano promette proroga
Sopralluogo in ospedale del Pres. della 5 Commissione Sanità

24/02/2011, 14:02
NAPOLI - Buone nuove, almeno in teoria, per il centro di agopuntura dell'ospedale San Paolo di Fuorigrotta. Dopo la clamorosa protesta del responsabile Ottavio Iommelli, che aveva difeso a spada tratta il centro insieme ad alcuni pazienti, sembrano aprirsi nuovi spiragli che permetterebbero di continuare l'attività nonostante i tagli necessari per il rientro del debito sanitario regionale. Dopo il sopralluogo di Enzo Rivellini ed i successivi colloqui tra Iommelli e il commissario della Asl Na1, Mario Vasco, questa mattina al San Paolo si è recato il consigliere regionale Michele Schiano, presidente della Quinta Commissione Sanità.
Nell'incontro con Vasco, Iommelli ha chiesto una proroga del progetto fino al 15 marzo, necessaria per completare almeno i cicli di agopuntura in programma, e si è impegnato a presentare, su richiesta di Vasco, una apposita relazione dettagliata sulle attività e sui pazienti interessati. Il commissario si è riservato di dare una risposta dopo gli approfondimenti del caso. Vasco ha spiegato che dal punto di vista tecnico e normativo non è possibile dare seguito alle richieste manifestate. Le prestazioni in oggetto non sono previste dal DPCM del 29 novembre 2001 e non rientrano dunque nei livelli essenziali di assistenza. Il presidente Schiano ha promesso di impegnarsi in prima persona nella faccenda, esaminando di dati relativi al centro di agopuntura e chiedendo, come prima iniziativa, una proroga sulla chiusura, spostando quindi la data fissata al 1 marzo.
Nell'incontro con Vasco, Iommelli ha chiesto una proroga del progetto fino al 15 marzo, necessaria per completare almeno i cicli di agopuntura in programma, e si è impegnato a presentare, su richiesta di Vasco, una apposita relazione dettagliata sulle attività e sui pazienti interessati. Il commissario si è riservato di dare una risposta dopo gli approfondimenti del caso. Vasco ha spiegato che dal punto di vista tecnico e normativo non è possibile dare seguito alle richieste manifestate. Le prestazioni in oggetto non sono previste dal DPCM del 29 novembre 2001 e non rientrano dunque nei livelli essenziali di assistenza. Il presidente Schiano ha promesso di impegnarsi in prima persona nella faccenda, esaminando di dati relativi al centro di agopuntura e chiedendo, come prima iniziativa, una proroga sulla chiusura, spostando quindi la data fissata al 1 marzo.