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Il governo cerca un accordo
Il TAR del Lazio rinvia a febbraio la questione Europa 7

26/11/2009, 17:11
ROMA - La questione delle assegnazione delle frequenze per Europa 7 ancora rinviata, questa volta all'11 febbraio. Questa la decisione del Tar del Lazio, che deve decidere sul ricorso dei legali del "Centro Europa 7", avversi alla decisione del governo che ha assegnato loro una sola frequenza.
Infatti, nonostante Europa 7 sia legittimata a trasmettere sulle frequenze che Rete4 detiene illecitamente dal 1999, non è mai riuscita ad ottenere ciò che le spetta per legge. Allora sta cercando di ottenerlo passando di causa in causa. In particolare, il Consiglio di Stato, di recente, ha stabilito che le spettano frequenze che coprano - come specificava il bando del 1999 - almeno l'80% del territorio nazionale. Ma il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi non intende certo privarsi di una robusta fonte di introiti, per quanto sia fuorilegge. E così ha ordinato alla RAI di cedere una frequenza su cui trasmetteva RAI1. Ma chiaramente una sola frequenza non è sufficiente per coprire l'intero territorio nazionale. E questo ha spinto i legali di Europa 7 a presentare ricorso al Tar per farsi assegnare un congruo numero di frequenze. Ma se ne parlerà - forse - a febbraio.
Infatti, nonostante Europa 7 sia legittimata a trasmettere sulle frequenze che Rete4 detiene illecitamente dal 1999, non è mai riuscita ad ottenere ciò che le spetta per legge. Allora sta cercando di ottenerlo passando di causa in causa. In particolare, il Consiglio di Stato, di recente, ha stabilito che le spettano frequenze che coprano - come specificava il bando del 1999 - almeno l'80% del territorio nazionale. Ma il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi non intende certo privarsi di una robusta fonte di introiti, per quanto sia fuorilegge. E così ha ordinato alla RAI di cedere una frequenza su cui trasmetteva RAI1. Ma chiaramente una sola frequenza non è sufficiente per coprire l'intero territorio nazionale. E questo ha spinto i legali di Europa 7 a presentare ricorso al Tar per farsi assegnare un congruo numero di frequenze. Ma se ne parlerà - forse - a febbraio.
di Antonio Rispoli
Riproduzione riservata ©
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