Resta la condanna solo a 10 mesi per minacce
Milano: ha ucciso un tassista, ma dovrà solo pagare i danni

20/03/2013, 10:53
MILANO - Stefania Citterio, 29 anni, è stata riconosciuta colpevole di concorso anomalo in omicidio per la morte del taxista Luca Massari. L'episodio risale ad ottobre 2010: Massari investì accidentalmente il cane della CItterio, si fermò e scese per scusarsi. Ma la donna lo aggredì, aiutata dal fratello Pietro (condannato a 14 anni per concoerso anomalo nell'omicidio) e dal fidanzato Morris Ciaravella (condannato in secondo grado a 16 anni con rito abbreviato per omicidio, per aver sferrato i due colpi mortali). Il taxista andò in coma e morì dopo diversi giorni.
Tuttavia la condanna non modifica la pena, che rimane di 10 mesi per minacce, ricevuta in primo gradoi. Infatti, il ricorso della Procura è stato rigettato. E' stato accolto solo quello della Parte Civile (cioè i familiardi di Massari), la quale però non può chiedere una modifica della condanna ma solo un risarcimento danni. E così la Corte d'Appello di Milano ha confermato la condanna a 10 mesi, ma ha aggiunto che ai familiari spetta un risarcimento, che però dovrà essere quantificato da un processo civile.