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La donna aveva con sè delle valigie, stava andando via
Perugia: russa uccisa a pugni e calci, fermato un italiano

14/06/2010, 12:06
PERUGIA - Un episodio di sangue, ancora non totalmente chiarito, alla periferia di Perugia. Tutto nasce questa mattina, quando un netturbino trova il cadavere di una donna, non molto distante dalla Questura e vicino alla pensilina di una fermata per gli autobus. Viene chiamata la Polizia, che interviene immediatamente e scopre l'identità della donna: è russa, ha 57 anni e lavora in Italia come badante. Il corpo della donna non presenta ferite evidenti collegabili alla morte, tanto che si pensa sia stata uccisa a pugni e calci, perchè presentava molte ecchimosi ed escoriazioni su tutto il corpo. In ogni caso è stata disposta l'autopsia, per accertarlo.
Intanto sono partite le indagini e nel giro di poco tempo è stato fermato un uomo di nazionalità italiana, di 60 anni, presso cui la donna lavorava. Si pensa che tra i due ci possa essere stato un litigio, perchè la donna aveva vicino a sè delle valigie piene di biancheria e di vestiti, come se ofsse andata via dall'abitazione. Per cui il sospetto è che l'uomo l'abbia inseguita, rintracciata e picchiata. Per questo l'uomo è trattenuto come indagato e non semplicemente come persona informata sui fatti.
Intanto sono partite le indagini e nel giro di poco tempo è stato fermato un uomo di nazionalità italiana, di 60 anni, presso cui la donna lavorava. Si pensa che tra i due ci possa essere stato un litigio, perchè la donna aveva vicino a sè delle valigie piene di biancheria e di vestiti, come se ofsse andata via dall'abitazione. Per cui il sospetto è che l'uomo l'abbia inseguita, rintracciata e picchiata. Per questo l'uomo è trattenuto come indagato e non semplicemente come persona informata sui fatti.
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