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Il boicottaggio degli Stati Uniti comincia a fare danni
L'Unesco si ferma, mancano i soldi degli Usa

10/11/2011, 17:11
PARIGI (FRANCIA) - L'Unesco ha annunciato che fermerà tutte le sue attività fino a fine 2011. A dirlo, la direttrice generale Irina Bokova, che ha spiegato la decisione con la motivazione di dover far fronte ad un deficit di 65 milioni che si è creato con la decisione degli Stati Uniti di non versare la quota che gli spetta. Questa decisione dell'amministrazione Obama è stata motivata con l'ammissione nell'Unesco dello Stato palestinese, decisione contraria agli interessi militari israeliani.
La Bokova ha spiegato che lo stop alle attività permetterà di riparmiare 35 milioni di euro, mentre altri 30 milioni deriveranno dai fondi a rotazione; in questa maniera si riuscirà a mantenere l'equilibrio di bilancio.
Resta la vergogna perchè anche la salvaguardia della cultura e della scienza (cioè i settori di cui si occupa l'Unesco), che dovrebbero interessare tutti i cittadini del mondo senza esclusione, è subordinata agli interessi militari, politici ed economici degli Stati.
La Bokova ha spiegato che lo stop alle attività permetterà di riparmiare 35 milioni di euro, mentre altri 30 milioni deriveranno dai fondi a rotazione; in questa maniera si riuscirà a mantenere l'equilibrio di bilancio.
Resta la vergogna perchè anche la salvaguardia della cultura e della scienza (cioè i settori di cui si occupa l'Unesco), che dovrebbero interessare tutti i cittadini del mondo senza esclusione, è subordinata agli interessi militari, politici ed economici degli Stati.
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