Si voterà il provvedimento per salvare lo stabilimento
Ilva, oggi in Cdm il decreto legge
Trovato il corpo dell'operaio disperso durante tromba d'aria

30/11/2012, 10:10
ROMA – E’ il giorno della discussione in Consiglio dei Ministri del decreto legge sull'Ilva. Sul tavolo c’è la ripresa della produzione nello stabilimento di Taranto: bisogna conciliare la tutela dell'occupazione e dell'ambiente con il rispetto della magistratura. L’obiettivo è salvare i 12 mila dipendenti e trovare una strada per evitare un impatto negativo sull'economia, stimato in otto miliardi di euro annui.
La soluzione consiste nell'autorizzazione integrata ambientale con forza di legge: questo permetterebbe la ripresa dell'attività produttiva e commerciale dell'Ilva, sospendendo di fatto i provvedimenti di sequestro incompatibili con l'Aia. Il dispositivo, tra l’altro, prevede un garante per vigilare sull'attuazione del decreto legge e la responsabilità e gestione dello stabilimento in capo all'Ilva.
Insomma il Governo pare intenzionato a non tirarsi indietro tanto che il ministro dell'Ambiente, Corrado Clini, ha fatto sapere che, nel caso in cui la famiglia Riva non voglia o non possa far fronte alle prescrizioni, ci sarebbe una diversa possibilità. Un piano B: “Sappiamo - ha spiegato - che per essere risanato quel sito deve continuare ad essere gestito industrialmente. I Riva hanno detto che sono ponti a farlo. Il piano degli interventi prevede parchi minerari, altoforni, batterie delle cokerie. Se non fai questo, è la nostra posizione – precisa Clini - non puoi continuare a gestire gli impianti. Se non sono in grado dobbiamo farci carico noi con un intervento che consenta di garantire la continuità produttiva ed il risanamento”.
E mentre si decide sul futuro dell’Ilva, io sommozzatori dei vigili del fuoco hanno ritrovato il corpo dell’operaio disperso, Francesco Zaccaria, a causa della tromba d'aria che ha colpito lo stabilimento mercoledì: era all'interno della cabina della gru finita in mare.