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Si potrà impugnare l'atto fino al 31 dicembre 2011
Milleproroghe: ok proposta Pd, riaperti i ricorsi precari

09/02/2011, 20:02
ROMA – Via libera dalle Commissioni Affari Costituzionali e Bilancio del Senato, all’emendamento proposto dal Pd verso il decreto milleproroghe. In pratica, slittata fino al 31 dicembre 2011, la data del 23 gennaio scorso, come termine ultimo per l’impugnazione dei licenziamenti dei tantissimi precari.
“Finalmente si riesce a salvaguardare in questa legislatura una norma che tutela chi lavora, anziché tagliare quelle che esistono, e questo è certamente un fatto assai positivo”. Ad annunciarlo, il senatore del partito democratico, Achille Passoni, che ha poi sottolineato come migliaia saranno “coloro che grazie al nostro emendamento”, avranno tutto il tempo di decidere se impugnare o meno il loro licenziamento. “Non va dimenticato - prosegue il membro della Commissione lavoro di Palazzo Madama - che la tipologia precaria del contratto atipico comporta spesso una oggettiva ricattabilità del lavoratore che alla scadenza del contratto stesso spera che, dopo qualche mese il datore di lavoro glielo rinnovi”.
Soddisfazione per l’accoglimento dell’emendamento, arriva anche dal segretario generale aggiunto della Cisl, Giorgio Santini, che sottolinea l’importanza della questione, che ha l’obiettivo di dare più tempo agli interessati, per valutare meglio la propria situazione.
Appagamento per il risultato raggiunto, giunge infine dalla Cgil. “Un risultato molto positivo e molto importante, frutto della caparbia mobilitazione di questi due anni contro le norme sbagliate del collegato lavoro”. È quanto sostiene il segretario confederale, Fulvio Fammoni, che spiega poi di aver chiesto in tutti i passaggi parlamentari, la cessazione della retroattività o quantomeno la mancata applicazione per il 2011.
“Finalmente si riesce a salvaguardare in questa legislatura una norma che tutela chi lavora, anziché tagliare quelle che esistono, e questo è certamente un fatto assai positivo”. Ad annunciarlo, il senatore del partito democratico, Achille Passoni, che ha poi sottolineato come migliaia saranno “coloro che grazie al nostro emendamento”, avranno tutto il tempo di decidere se impugnare o meno il loro licenziamento. “Non va dimenticato - prosegue il membro della Commissione lavoro di Palazzo Madama - che la tipologia precaria del contratto atipico comporta spesso una oggettiva ricattabilità del lavoratore che alla scadenza del contratto stesso spera che, dopo qualche mese il datore di lavoro glielo rinnovi”.
Soddisfazione per l’accoglimento dell’emendamento, arriva anche dal segretario generale aggiunto della Cisl, Giorgio Santini, che sottolinea l’importanza della questione, che ha l’obiettivo di dare più tempo agli interessati, per valutare meglio la propria situazione.
Appagamento per il risultato raggiunto, giunge infine dalla Cgil. “Un risultato molto positivo e molto importante, frutto della caparbia mobilitazione di questi due anni contro le norme sbagliate del collegato lavoro”. È quanto sostiene il segretario confederale, Fulvio Fammoni, che spiega poi di aver chiesto in tutti i passaggi parlamentari, la cessazione della retroattività o quantomeno la mancata applicazione per il 2011.
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