De Laurentiis-Bigon al lavoro per la scugnizzeria

12/10/2011, 09:10
Stelle e stelline. Idee e progetti: è il settore giovanile del Napoli. Per i neologisti, la Scugnizzeria: 8 squadre, 250 tesserati, una struttura tecnica in evoluzione e una sanitaria nuova di zecca da far invidia. La qualità prediletta alla quantità, per questa fabbrica di virgulti e aspiranti campioni. Centro d'interesse tale che, ieri, De Laurentiis ha incontrato il d.s. Bigon e i vertici del vivaio a Bolzano, nel centro benessere di Merano di cui è ospite, anche per studiare i progetti futuri.
LA RIUNIONE - E allora, presente e futuro nel nome del passato. Nell'eredità lasciata da Giuseppe Santoro, il primo e storico responsabile, l'anima di un vivaio creato dal nulla che, per anni, ha vissuto delle intuizioni dell'attuale team manager della prima squadra: da Vitale a Insegne, Maiello e Izzo, è Santoro l'uomo che, tra salti mortali tripli, avvitati e carpiati s'è inventato da zero la gioventù azzurra. E ora? Risucchiato dagli impegni dei grandi: attualmente, le redini del settore sono affidate al d.s. Bigon, ad interim, e a Dodo Sormani. Tecnico della Primavera, figlio di una grande arte e responsabile al tecnico fianco del d.s. Il capo degli osservatori è Caffarelli. La ristrutturazione, però, è in divenire: nella riunione di ieri con De Laurentiis, sono state valutate nuove ipotesi di organigramma.
LO STRANIERO - I numeri attuali, intanto, dicono 8 squadre: la Primavera di Sormani; la Berretti di Mollo; gli Allievi Nazionali di Liguori; gli Allievi ‘ 96 di Cusano; i Giovanissimi Nazionali ‘97 di Muro; i Giovanissimi Regionali ‘98 di Cimmaruta; gli Esordienti A di Sorano e i B di Coppola. Tra tanti indigeni, l'unico straniero tesserato si chiama Ezequiel Melillo, argentino classe ‘93 della scuderia manageriale di Lavezzi. L'ultimo acuto, invece, è stata la convocazione per il Villarreal di Massimiliano Ammendola.
I MEDICI - La Primavera si allena a Castelvolturno, mentre le 7 sorelline al Kennedy. E ogni squadra ha un dottore specializzato in medicina dello sport e un pool di terapisti della riabilitazione laureati: è questa la prima, grande innovazione operata dal d.g. Fassone e dal dottor De Nicola, il responsabile sanitario del club. Una piramide sanitaria di lusso con al vertice il dottor Raffaele Canonico, che galleggia tra il vivaio e la prima squadra.
fonte:corrieredellosport