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Napoli, salpa la seconda edizione del progetto jonathan vela

19/01/2011, 12:01
Napoli, 20 gennaio 2011 - Firmato in mattinata, al Circolo Savoia di Napoli, il protocollo d’intesa che dà il via alla seconda edizione del “Progetto Jonathan Vela”. Finalità dell’iniziativa è preparare i ragazzi selezionati, minori e giovani adolescenti dell’area penale, a lavorare in squadra a un obiettivo comune e, quindi, a gareggiare nella Regata dei Tre Golfi.
L’equipaggio, composto da 5 ragazzi, sarà seguito da un team di esperti formato da uno skipper professionista e da due tutor dell’Associazione Jonathan. I giovani saranno impegnati per 4 mesi in un percorso di apprendimento tecnico e di preparazione fisica e psicologico - comportamentale.
Importanti gli attori istituzionali e del mondo dell'impresa coinvolti a vario titolo dall'Associazione Jonathan Onlus, che cura la regia: il Centro per la Giustizia Minorile della Campania, il Reale Yacht Club Circolo Canottieri Savoia, Indesit Company S.p.A., l’Università Telematica Pegaso e l’Hotel Terme di Agnano.
Giunto alla sua seconda edizione, il Progetto è un programma educativo che, attraverso la vela, offre ai ragazzi la possibilità di costruirsi un’identità adulta intorno a tre parole chiave: disciplina, rispetto delle regole e rispetto dell’altro.
Infatti, compito dei giovani skipper sarà quello di formare un gruppo in grado sia di riconoscere l’interdipendenza dei suoi membri che di accettare regole, gerarchie e ruoli come risorsa indispensabile per la sicurezza del gruppo e per il raggiungimento dell’obiettivo.
Anche quest'anno, l'auspicio degli organizzatori è confermare il valore formativo della vela nei programmi educativi per minori dell’area penale e, al contempo, mettere a sistema il modello pedagogico inaugurato lo scorso anno.
Il Progetto Jonathan Vela rappresenta un’importante variante del Progetto Jonathan attivo dal 1998 nel recupero di ragazzi con problemi sociali e penali anche gravi.
“Il progetto velico si inserisce nell'ottica di una ricerca di strumenti innovativi per educare i ragazzi al rispetto dell’altro e alla fiducia reciproca”, ha dichiarato Silvia Ricciardi, Presidente dell’Associazione Jonathan Onlus. “Ringrazio di cuore coloro che hanno voluto salire a bordo”.
L’equipaggio, composto da 5 ragazzi, sarà seguito da un team di esperti formato da uno skipper professionista e da due tutor dell’Associazione Jonathan. I giovani saranno impegnati per 4 mesi in un percorso di apprendimento tecnico e di preparazione fisica e psicologico - comportamentale.
Importanti gli attori istituzionali e del mondo dell'impresa coinvolti a vario titolo dall'Associazione Jonathan Onlus, che cura la regia: il Centro per la Giustizia Minorile della Campania, il Reale Yacht Club Circolo Canottieri Savoia, Indesit Company S.p.A., l’Università Telematica Pegaso e l’Hotel Terme di Agnano.
Giunto alla sua seconda edizione, il Progetto è un programma educativo che, attraverso la vela, offre ai ragazzi la possibilità di costruirsi un’identità adulta intorno a tre parole chiave: disciplina, rispetto delle regole e rispetto dell’altro.
Infatti, compito dei giovani skipper sarà quello di formare un gruppo in grado sia di riconoscere l’interdipendenza dei suoi membri che di accettare regole, gerarchie e ruoli come risorsa indispensabile per la sicurezza del gruppo e per il raggiungimento dell’obiettivo.
Anche quest'anno, l'auspicio degli organizzatori è confermare il valore formativo della vela nei programmi educativi per minori dell’area penale e, al contempo, mettere a sistema il modello pedagogico inaugurato lo scorso anno.
Il Progetto Jonathan Vela rappresenta un’importante variante del Progetto Jonathan attivo dal 1998 nel recupero di ragazzi con problemi sociali e penali anche gravi.
“Il progetto velico si inserisce nell'ottica di una ricerca di strumenti innovativi per educare i ragazzi al rispetto dell’altro e alla fiducia reciproca”, ha dichiarato Silvia Ricciardi, Presidente dell’Associazione Jonathan Onlus. “Ringrazio di cuore coloro che hanno voluto salire a bordo”.